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Premessona.
Per necessità o virtù noi siamo camminatori veloci. Veloci per quanto possibile.
Al proposito allego l' ormai celeberrimo diagramma che mostra l' incrocio fra camminata e corsa verso i 7,5km/h. E' stato riproposto in un convegno medico recentissimo quindi fidiamoci e non facciamoci poi ingannare dalla freccia che indica un optimum in quanto riferito ad una certa fascia di età di soggetti colpiti da una patologia non esattamente facilitante.
Ma non è questo il tema del post. Noi in soldoni siamo soggetti sicuramente a minori traumatismi rispetto ai runner ma per contro chi pratica la camminata veloce, inutile negarlo, o lo fa perché non può correre o non è più comunque nel fiore degli anni. E quindi potrebbe avere , ed ha, in ogni caso qualche problema articolare oltre al resto.
Nell' ottica "meglio prevenire che curare" si deve curare la parte atletica, quella tecnica e quella relativa all' attrezzatura. Tralasciamo la prima ed affrontiamo la vexata quaestio se sia meglio appoggiare di punta o di tallone. Noi camminatori veloci non abbiamo questo dubbio. Mancando la parte di volo tipica della corsa attaccheremo sempre di tallone. Si ma come? In maniera molto molto dolce. La spinta del piede posteriore ci farà passare dal tallone all' avampiede nella maniera più fluida possibile e senza una tallonata eccessiva.
Bravo Danilo fin qui c' ero arrivato anche io. Allora arriva adesso il momento più bello, quando ognuno di noi prova in corpore vili, in questo caso su se stessi, se una cosa funziona o meno. Si levano le scarpe e si prova a fare dei bei passi di camminata veloce, quella che teniamo attorno ai 6 6,5 km/h. Con orrore ho visto che l' urto col suolo era discretamente violento, le scarpe mascheravano questo dato. Dopo tre giorni ho trovato quello che potrebbe forse andare bene PER ME. Non so se il bare-food sia una cosa buona, ( penso che sia cosa buona come camminata rigenerante  ) certo è che svela difetti di approccio ( e, sorprendentemente di equilibrio) insospettati. Provate se vi va e condividete perché sono curioso.
Procediamo con le scarpe ammortizzate. Con le mie ginocchia ho sempre usato scarpe con la massima ammortizzazione possibile. Però c'è chi sostiene che siamo nati scalzi, mica con le super ammortizzate. Però ho le ginocchia di vetro. Però è vero che le ammortizzate tolgono sensibilità ed equilibrio. Però.... Poi tutte le scarpe hanno un drop, ovvero una differenza fra punta e tacco che varia da pochi mm a 5 mm e più. Serve per aiutare nell' avanzamento. Però anche qui non si è nella postura naturale. Però dopo 65 anni di scarpe...per farla breve è qualche mese che ho acquistato un paio di calzature a drop 0: sono in ogni caso ammortizzate ma lasciano liberissimo il piede, lo stringono il minimo necessario pur non essendo scarpe da barefoot. Come mi trovo? Benissimo, dopo un rapido adattamento (devo spingere un pochino avanti il corpo) non sono mai stato meglio.
Qui sotto alcuni link abbastanza tecnici che concludono tutti con un' unica constatazione: non ci sono dati definitivi per stabilire se sia meglio l' attacco di punta, l' attacco di tallone, la scarpa ammortizzata, quella secca, il drop 0 o il drop 5mm. Questo perché ognuno di noi è un dato a se e meno male. Quindi camminatori veloci del forum vi invito a sperimentare e a condividere, non possiamo che arricchirci tutti quanti assieme.
https://www.sportoutdoor24.it/sport/runnin...ate-fanno-male/
https://www.sportoutdoor24.it/sport/runnin...oni-o-le-punte/
https://www.runnersworld.com/it/scarpe/a43...ero-drop-shoes/
https://www.today.it/benessere/fitness/cor...ici-rischi.html
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Grazie come sempre Danilo!! Tutto veramente molto interessante!!!!!
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1 replies since 30/5/2023, 14:22 50 views
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